Spesso accade che nel satanismo spirituale e teista, sia in Italia che nel resto d'Europa, molta gente si avvicini a questi gruppi e pratiche perché desiderose di appartenere a una comunità, al punto che loro stessi parlano appunto di "fratellanza" tra satanisti. Per fratellanza si intende un sentimento di mutuo aiuto, atto soprattutto al proseguimento del proprio cammino spirituale. Tralasciando la contraddizione tra l'aiutarsi a vicenda e il concetto che vede il satanismo come un cammino personale, troviamo questo modo di pensare tipico di chi crede a una religione monoteista, non di chi cerca la propria indipendenza. Se tra monaci è normale parlare di fratellanza, se lo è normale in una religione basata anche sulla carità, non lo è in un culto dove al centro è l'individuo e non il volere di una divinità. Se vogliamo, possiamo aiutare il prossimo, ma lo facciamo per volontà nostra, magari pure per un tornaconto personale, e non perché lo dice un libro o un regolamento.
- Angelo -