mercoledì 27 gennaio 2021

Parallelismi e divergenze tra la figura di Lucifero e Cristo

Ho deciso di scrivere questo articolo per mettere in discussione la tesi popolare di considerare il Cristo che conosciamo nei Vangeli come un Lucifero -e cioè un "portatore di conoscenza" che tenta di emancipare l'uomo dagli dèi, alla pari degli altri archetipi luciferini transculturali come Prometeo nel mito greco o il Serpente dell'Eden in Genesi, e questo perchè, se si leggono bene le fonti e si conosce la storia cristiana, è proprio il Cristo della fede ad essere quanto di piu' lontano possibile dall'essere un vero "Lucifero", cosi' come inteso nella concezione moderna del LHP (acronimo di Left Hand Path cioè, "Sentiero di Mano Sinistra" in inglese, a cui rimando alle mie traduzioni dell'articolo originale di Vexen Crabtree) e che dunque non dovrebbe essere preso a modello o esempio, ma il cui titolo effettivo di "lucifero" è in realtà solo una infelice coincidenza a fronte di una presunta liberazione dell'uomo tutt'altro che riuscita o autentica, anzi. Tuttavia sarebbe altresi' scorretto pure dire che Cristo non è un "lucifero" in nessun senso, ed è per questo che sarà necessario fare i dovuti distinguo per non fare confusione e tenere bene chiari e distinti i significati dei termini. 


Parallelismi

Nella Bibbia
Nel Vangelo di Giovanni Gesù si autodefinisce, secondo l'evangelista, "la luce del mondo" che rischiara le tenebre del "male". Nella Vulgata di Girolamo, nel passo di 2Pietro 1:19, Gesù viene indicato letteralmente in latino come lucifer, nel senso qui di "stella del mattino". E anche in Apocalisse 22:16, Giovanni fa autoidentificare il Cristo come "stella del mattino" -che ricordiamo nell'antichità era il modo in cui era identificato il pianeta di Venere quando splendeva nell'alba e che tra i latini ha assunto proprio il nome di Lucifer-.

Il Cristo Gnostico
Agli albori del Cristianesimo e della formazione delle prime comunità, correnti e chiese, vi sono stati alcuni, gli gnostici, e tra gli gnostici, più specificatamente gli Ofiti, che hanno identificato in Cristo lo stesso Serpente del Giardino dell'Eden che ha offerto del "frutto della Conoscenza dei misteri celesti" all'umanità, liberandola, per mezzo della gnosi, dalla tirannia del tremendo Demiurgo, il Dio creatore del mondo materiale dell'Antico Testamento, Yahwè o Geova e che loro hanno chiamato Iadalbaoth. In questo senso Cristo diventa, pure qui, un "lucifero", nel senso più moderno che oggi attribuiamo a questa parola, cioè come "portatore di conoscenza", in ribellione e disobbedienza ad un'altra divinità maggiore. Questo tuttavia è solo uno dei tanti aspetti con cui Cristo è stato visto dagli gnostici, che hanno avuto i loro esponenti, le loro scritture, tradizioni, insegnamenti, teologie, cosmogonie e dottrine assai complesse e variegate tra loro.

Nella Teosofia
Helena P. Blavatsky, fondatrice del XIX secolo della corrente spirituale esoterica nota come Teosofia, è stata tra le principali sostenitrici della perfetta equivalenza tra la figura di Lucifero e quella di Cristo:  "capitolo 22 di Rivelazione dice "Io, Jesù...sono la radice...e la radiosa stella del mattino". (ορθρινός, "mattutino".) Da cui Eosphoros, o il latino Lucifer. (...) Cristo, come ci viene detto è "la Stella del Mattino", il divino Lucifero." (periodico Lucifer, Vol. I (N°.1), Settembre 1887, pp. 7-8)

Secondo Flowers
Stephen Flowers, membro del Tempio di Set e autore del libro "Lords of the Left-Hand Path", pur non sostenendo direttamente che il Cristo canonico debba essere identificato con l'archetipo di Lucifero,  interpretando in un certo modo fonti cristiane ed extra-cristiane, suggerisce fortemente tuttavia la possibilità che il materiale che conosciamo su Gesù sia stato manipolato dai suoi discepoli e che in realtà fosse un "praticante del Sentiero di Mano Sinistra. Egli è stato un antinomico, predicando l'abrogazione della prestabilita legge giudaica, ed è stato considerato "Satanico" dai suoi rivali e critici (accuse che non ha mai negato direttamente). Ha insegnato la "salvezza" dell'individuo - mentre praticava la dèificazione di se stesso." (pag. 65)


Sentiero di Mano Sinistra : alcune definizioni

Nel Satanismo e Luciferismo moderno le prerogative e qualità di Lucifero o Satana sono intimamente collegate con chi segue i principi del Sentiero di Mano Sinistra (basti pensare alla centralità della figura di Lucifero come ispiratore principale del praticante LHP nel Luciferismo di Michael Ford o che Satana sia stato definito nella sua Bibbia Satanica dallo stesso LaVey "la personificazione del Sentiero di Mano Sinistra")  e rifacendoci alle definizioni degli accademici, satanisti e studiosi dell'esoterismo citati nella sezione fonti, qui stiliamo una sintesi delle prerogative e maggiori tratti caratteristici dei principi del LHP:

Individualismo - Le religioni e filosofie LHP mettono al centro il Sè rispetto ciò che è esterno a te, l'individuo prima della collettività ed un'enfasi sui propri bisogni e la propria volontà rispetto il sacrificio e l'obbedienza acritica a qualsiasi entità o ideologia che non fa i tuoi diretti interessi.

Antinomia - Il praticante LHP con l'uso della propria ragione e dello spirito critico, si ribella e oppone alle norme e convenzioni sociali, con la responsabilità di creare il proprio sistema etico e di valori, naturalmente sempre nel rispetto delle leggi del proprio Paese.

Apoteosi -  Sia nei sistemi LHP teisti che razionalisti, invece di sottomettersi alla volontà di una divinità esterna, è l'individuo ad essere il "Dio di se stesso", dove con questa espressione si intende sia che il praticante LHP considera se stesso e il proprio benessere personale come centro della propria esistenza, che di essere un libero artefice del suo destino.



Divergenze

Abbiamo finora analizzato quel che una certa tradizione esoterica sostiene a proposito della figura storica di Gesù o di quel che perlomeno ci tramandano le fonti cristiane a riguardo. Usando come base le parole di Flowers nel capitolo Was Jesus a Lord of the Left-Hand Path?, e confutandola con i testi evangelici della più autorevole e aggiornata edizione critica del Nuovo Testamento alla mano, il Nestle-Aland 28, argomenterò perchè il Gesù evangelico non può fondamentalmente essere accostato in quasi nessuna maniera all'archetipo di Lucifero cosi' come modernamente inteso.

"Lo studio di Morton Smith, "Gesù il Mago",  è forse il più importante covo di informazioni riguardo la probabile vera natura del Nazareno il quale riporta cosa i contemporanei non-cristiani dissero di Gesù. Per noi i più importanti elementi di questo rapporto sono che è detto il figlio illegittimo di un soldato romano chiamato Panthera e una prostituta, che è divenuto esperto in magia, che è divenuto un "figlio di dio" a causa di queste pratiche, e che ha insegnato i suoi discepoli a disprezzare la legge mosaica e di praticare una dottrina libertina sull'amore. Certo, son ben consapevole che i nemici ideologici possono semplicemente inventare storie di sana pianta per i loro scopi propagandistici. Ma sorprendentemente c'e' un'ampia evidenza per questa interpretazione nei vangeli stessi."

Iniziamo col dire che la tesi di Smith, oltre che essere molto minoritaria nel mondo accademico, non si basa affatto su fonti non-cristiane "contemporanee", ma sulle parole di Celso, vissuto almeno un secolo dopo la morte di Gesù e le cui parole non hanno altri riscontri storici e di un passaggio del Talmud, considerato secondo il metodo scientifico storico-critico ancora più tardivo e basato sempre sulle parole di Celso. Flowers insiste molto sul fatto che l'uso della "magia" sia un tratto prominente del praticante del LHP, ma quello che non considera è che la cosidetta "magia" sinistra, è un atto di volontà del magus per operare cambiamenti in conformità alla propria volontà; la "magia" miracolistica di Gesù, ammesso e non concesso che fosse realmente tale, è comunque una semplice concessione della "divinità maggiore" YHWH, semplicemente per attestare l'autorità spirituale di Gesù come suo ufficiale portavoce a cui tutti devono dar retta, in maniera del tutto simile ad analoghi "prodigi" che ha ugualmente concesso a numerosi suoi profeti nella Bibbia, da Mosè a Elia, agli apostoli e via dicendo. Specialmente riportiamo qui i passaggi in cui Gesù nega con forza l'uso di una propria volontà per enfatizzare la totale sottomissione a quella del suo Dio:
"Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato." (Gv 5:30)
Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere. (Gv 14:10)
"Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare." (Gv 12:49)
"perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato." (Gv 6:38)
"non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22:42)

E con questo Gesù dimostra chiaramente di non essere idoneo al primo punto fondamentale del LHP : l'Individualismo e l'affermazione della propria volontà in luogo alla rinuncia di questa per servire quella di altri.

Riguardo il "disprezzare la legge mosaica" bisogna aprire una parentesi : è certamente vero che Gesù è considerato un "riformatore"dell'ebraismo  che ha apportato a modo suo, dei cambiamenti e una rivoluzione nel modo di intendere e applicare le "norme divine" dell'Antico Testamento, ma sarebbe un grave errore ed equivoco scambiare in maniera superficiale e grossolana questo riformismo come vera e autentica "antinomia" cosi' come intesa in una comprensione LHP. Il Gesù storico, nonostante le novità e i cambiamenti, non ha mai avuto intenzione di rinnegare nè tantomeno invitare a disprezzare la legge mosaica e lo conferma con forza in uno dei suoi discorsi più iconici e considerati più storicamente attendibili dagli studiosi, che qui riportiamo:
"Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolirla, ma per compierla. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli." (Mt 5:17-19)
"È più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge." (Lc 16:17)
Ma non solo. Un altro passaggio importante è dove Gesù invita i discepoli proprio ad ubbidire quanto insegnano ipocritamente gli scribi e i farisei, nonostante si comportino in maniera contraddittoria rispetto la legge mosaica:
Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno." (Mt 23:1-2)
Effettivamente, un comune equivoco è pensare che Gesù si scagliasse contro i farisei, cioè coloro che applicavano un'interpretazione più legalistica e letterale della Bibbia, perchè erano troppo fanatici e aderenti ai testi che professavano; al contrario Gesù li etichettava come ipocriti esattamente perchè non erano abbastanza zelanti e fanatici in aderenza alle Scritture. Quindi Gesù insegnava al rispetto e sottomissione verso le massime autorità religiose e dell'obbedienza cieca e acritica delle scritture divine. Questo dovrebbe dirla lunga per coloro che ancora sostengono che il Gesù storico -o almeno, ripetiamo, quello che semplicemente riportano con coerenza i vangeli- avrebbe insegnato ai discepoli di "disprezzare la legge mosaica." 
Paradossalmente, se dovessimo considerare un individuo realmente più antinomico rispetto a Cristo, quello sarebbe Paolo di Tarso, e cioè proprio tra coloro che i sostenitori del "Cristo Luciferino" considerano tra i maggiori insabbiatori dell'originale messaggio cristiano. Fu lui infatti, nel primo concilio della Chiesa cristiana, quello di Gerusalemme, in polemica con la fazione di Pietro e Giacomo, ad opporsi all'osservanza della legge mosaica -specialmente la circoncisione- riguardo ai pagani che dovevano convertirsi alla nascente religione cristiana, battaglia che poi vinse naturalmente, tant'è che i suoi scritti fanno oggi parte del canone stesso cristiano. Antinomico sempre in maniera relativa naturalmente, visto che Saulo è stato tra coloro che hanno sempre propagandato una spiritualità e un modo comportamentale di vivere di tipo RHP, come la religione ebraica stessa da cui discende d'altronde.

E qui Gesù dimostra di non essere idoneo nemmeno con l'Antinomismo, perchè i cambiamenti che avrebbe voluto operare in seno all'ebraismo sono ben poca cosa rispetto il sostanziale mantenimento delle regole e dello status quo del suo tempo.

Infine una nota sulla presunta  "dottrina libertina dell'amore". Ora, che Flowers dica che tale tesi sia, a suo dire, "confermata" da fonti extra-cristiane è legittimo, per quanto resti da vedere quanto ciò poi corrisponda al vero -o perlomeno a quello che è il reale consensus accademico sulla questione-. Quello invece che non è legittimo è che Flowers si spinga addirittura a dire che "c'e' un'ampia evidenza di questa interpretazione nei vangeli stessi", perchè questo non è cosi', in nessun manoscritto o variante testuale esistente in nostro possesso. E non solo nei più antichi manoscritti agiografici non c'e' traccia di questa "dottrina libertina dell'amore", ma se andiamo a vedere i loghia stessi di Gesù, vediamo come la sua dottrina sia, al contrario, tutta centrata sull'esaltazione di un modello di vita ascetico e spirituale, con un esplicito disprezzo dei piaceri del mondo - punto che verrà fondamentalmente confermato da tutte le fonti cristiane a seguire:
"Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore." (Mt 5:27-28)
"Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca." (Mt 19:12)
"Dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, lascivia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo" (Mr 7:21-23)
"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mt 7:13-14)


Continua Flowers "In contraddizione con le credenze giudaiche ortodosse nella salvezza di un'intero popolo in un tempo futuro, Gesù ha insegnato la salvezza dell'individuo qui ed ora "...il regno di Dio è dentro di voi" (Lc 17:21)

Iniziamo col dire che la traduzione di quel passo lucano è controversa, perchè si fonda su una variante testuale non attestata in tutti i papiri più antichi (infatti molte traduzioni riportano l'altra maggiore variante testuale, che si può tradurre con "il regno di Dio è in mezzo a voi), quello che a Flowers sfugge è che la "salvezza" (che poi vien da chiedersi quanto ci sia di LHP nel concetto stesso di avere bisogno di un salvatore esterno a te) l'individuo nè la raggiunge da solo e nè tantomeno la raggiunge in questa vita. Anche qui Gesù lascia poco spazio alle interpretazioni:
Disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Gv 14:6)
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Gv 15:6)
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà." (Mt 16:24-25)
Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria stessa vita, non può essere mio discepolo. (Lc 14:26)

Parole di un praticante LHP? Forse più parole di un guru carismatico di qualsiasi psicosetta affetto da megalomania che convince gli adepti che la loro esistenza dipende totalmente da lui e che a lui devono fanaticamente votarsi in maniera acritica e incondizionata.

Riprendiamo questi ultimi passaggi di Flowers: " è stato considerato "Satanico" dai suoi rivali e critici (accuse che non ha mai negato direttamente). Ha insegnato la "salvezza" dell'individuo - mentre praticava la dèificazione di se stesso. Questo deliberato tentativo -riuscito con successo- di trasformare i suoi insegnamenti in una dottrina di mano destra è notevole. (...) In ultima analisi, poichè il Cristianesimo come istituzione è stato e promosso da tale individuo noto come Saulo/Paolo di Tarso (che fu un fervido persecutore di Gesù e che non ha mai ricevuto insegnamenti dal "maestro") e dal fratello di Gesù, Giacomo (che al tempo della sua predicazione rigettò suo fratello come un folle) non possiamo credere che nessuno dei possibili insegnamenti di Gesù siano sopravvissuti intatti se egli fosse invero stato un Signore del Sentiero di Mano Sinistra. I suoi insegnamenti sono stati traditi dal gruppo dei suoi discepoli cosi' che nulla della sua autentica dottrina possa essere sopravvissuta."

Partirò dalla fine, evidenziando un problema di metodologia e di onestà intellettuale nel modo di procedere con le fonti di Flowers : se fosse vero che i vangeli sono stati irrimediabilmente manipolati e che dunque non è possibile "l'autentico messaggio cristiano" in quanto andato perduto, perchè allora Flowers cita con disinvoltura quei vangeli stessi per sostenere le sue tesi senza chiedersi se anche quei passaggi non siano stati manipolati? In logica si chiama bias di conferma quel fenomeno psicologico secondo cui tendiamo a dare retta solo a quello che ci dà ragione o vogliamo credere che ci dia ragione e "cherry picking", la selezione arbitraria e accuratamente selezionata di prove, escludendo tutto il resto, non importa quanto massicciamente e con più solidità possa contraddire le nostre tesi. Per fortuna il metodo scientifico procede scevro da fallacie logiche e se non è in grado di fornirci la verità assoluta, è comunque il migliore strumento a nostra disposizione per una ricostruzione quanto più vicina e obiettiva possibile alla realtà, rispetto gli errori o inganni procedurali che può indurci il nostro cervello. Per questo, quando cito le fonti evangeliche, cerco di rimanere quanto più aderente possibile a quello che è il corrente consensus accademico sulla questione, che giudica l'attendibilità storica di un dato loghia di Gesù considerando una somma di criteri testuali, filologici e papirologici e non in base ad un pregiudizio ideologico personale, come è evidente essere il presupposto di Flowers. Infatti è verissimo che durante la storia cristiana, tra le varie copie redatte a nostra disposizione, ci sia stato un numero di varianti testuali tale che sia possibile dire che determinati passaggi siano in tutta probabilità stati interpolati o inventati di sana pianta dai copisti (come documenta anche lo studioso Bart Ehrman nel suo "Gesù non l'ha mai detto"),  tuttavia nessuno dei passaggi da me citati è oggetto di particolare controversia dagli studiosi e questo perchè rispondono positivamente ai vari criteri critici (dell'imbarazzo, della multipla attestazione, dell'antichità, etc) usati dagli studiosi per ricostruire la figura del Gesù storico. Per questo faccio qui riferimento al testo critico greco del Nuovo Testamento, il Nestle-Aland, ventottesima edizione, su cui si rifanno anche tutti gli studiosi e traduzioni del Nuovo Testamento del mondo. Curioso notare infine come chi sostiene che Cristo sia Lucifero lo faccia citando tipicamente fonti extra-evangeliche (come Apocalisse o la Seconda Lettera di Pietro) che non sono loghia di come il Gesù storico abbia definito se stesso, ma elaborazioni della comunità cristiana di molti decenni dopo la sua morte.

Detto questo, entriamo nel merito delle affermazioni di Flowers. " è stato considerato "Satanico" dai suoi rivali e critici (accuse che non ha mai negato direttamente).
Non so cosa Flowers intenda qui con le parole "chiaramente", ma che Gesù contraddica i farisei che lo accusano di lavorare per conto del diavolo, mi pare lo dica più chiaramente di come intende Flowers del contrario. Riportiamo il passaggio : "I farisei, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni». Ma Gesù, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio." (Mt 12:24-28)
Potremmo citare i numerosi passaggi dove mette continuamente in guardia i discepoli dalle "insidie del diavolo" o accusa proprio altri ad essere servi del diavolo (Gv 8:44), ma mi pare sufficente questo passaggio per smentire ogni possibile appiglio di chi vuole vedere un Gesù che opera prodigi con l'aiuto di entità "demoniache" piuttosto che di YHWH come va invece ripetendo tutto il tempo. Tra l'altro, ancora una volta, questo disprezzo che Gesù ha del Diavolo e che per primo identifica come "principe di questo mondo" e cioè dei piaceri carnali, ancora una volta dovrebbe far riflettere molto a chi vorrebbe accostare a Cristo il termine di Lucifero.

Riguardo infine l'affermazione "Ha insegnato la "salvezza" dell'individuo - mentre praticava la dèificazione di se stesso.", tocchiamo infine l'ultima prerogativa principale di un praticante LHP - l'Apoteosi. Sulla cosidetta "divinità di Gesù", c'è un dibattito e controversia sia di tipo teologico che accademico, visto che diversi studiosi (come il già citato Ehrman) sostengono che il Gesù storico non abbia sostenuto di essere Dio, ma che questo sia stato un processo posteriore alla morte di Gesù creato gradualmente dalla chiesa cristiana primitiva in cui è infine prevalsa una visione teologica sopra altre (basti pensare alla corrente ariana o ebionita), o che perfino oggi e basandosi sulle sole fonti canoniche, ci sono confessioni cristiane che non credono al dogma della trinità o divinità di Gesù come comunemente intesa (come i Testimoni di Geova o gli Unitariani). Tuttavia, anche concedendo la tesi che Gesù abbia dichiarato di essere "Dio", è un concetto di divinità che non ha nulla che fare con i principi del LHP. Innanzitutto perchè nel sistema LHP il praticante è "Dio di se stesso", e che cioè raggiunge una propria dimensione isolata e divisa dalla volontà della divinità dominante, che è esattamente il contrario di quel che ha detto Gesù, che in pieno spirito RHP riafferma la divinità come unione e dissoluzione del sè nel "grande uno": "Che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi (...) affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me, perfetti nell'unità" (Gv 17:21-23). Inoltre, fosse anche vero che Gesù ha predicato la sua "divinità", non ha mai detto che anche gli altri sarebbero potuti essere "dèi" esattamente come lui. Anzi, ha sempre enfatizzato come lui fosse il pastore, gli altri pecore; lui il salvatore, gli altri miserabili che non possono nulla senza di lui; lui signore e padrone del mondo che giudicherà un giorno dalle nuvole i vivi e i morti, gli altri suoi servi e schiavi che potranno solo adorarlo o fargli da sgabello per i suoi piedi. In sostanza, se Gesù si è mai posto come Dio, si è posto tale nel senso deteriore e peggiorativo del termine, e cioè di dittatore onnipotente che dominerà ogni cosa ai suoi piedi, proprio come colui che considera Padre, di cui ha insegnato ad avere timore perchè in grado di spedirti all'inferno se infrangi il suo volere (Lc 12:5). Flowers sostiene che siano stati i discepoli ad aver distorto gli insegnamenti di Gesù tramutandoli da LHP a RHP. Io dico invece che, di fronte alle numerose evidenze mostrate, proprio il Gesù storico abbia impartito insegnamenti visceralmente RHP fin dal principio e che la tradizione cristiana ha, bene o male, mantenuto l'essenza di quell'insegnamento - completamente a scapito della felicità, evoluzione e progresso individuale. 

Ricapitolando,
In sintesi e conclusione: Gesù è Lucifero? Possiamo dirlo in senso lato e strettamente letterale prendendo in considerazione alcuni passi biblici e alcune tradizioni gnostiche. Assolutamente no se con Lucifero indichiamo quell'ente (archetipo o essere semidivino) inglobato poi nella figura dell'Avversario in cui rientra anche Satana e le cui qualità indicano le istanze di libertà, individualismo e conoscenza secondo una comprensione moderna del termine, e che, nella tradizione esoterica Occidentale contemporanea, diventano poi anche le istanze principali di chiunque voglia seguire un Sentiero di Mano Sinistra (o se si preferisce in inglese, Left Hand Path)




Fonti e riferimenti bibliografici usati per questo articolo:
- Epifanio di Salamina, Panarion, cap. 37, "Contro gli Ofiti" : "poichè per essi [gli ofiti] il Serpente è Cristo" (II:6) "Glorificano il Serpente [...] proclamandolo a volte come Cristo, altre come figlio del più grande Iadalbaoth" (VI:5-6)
-  Kennet Granholm,   Contemporary Esotericism: "Il Sentiero di Mano Sinistra è una corrente magica  caratterizzata da una spiccata concentrazione sull'individualismo, il fine di un'apoteosi e l'uso antinomico di simboli che sono culturalmente visti come "malvagi" (...) La corrente include alcune forme, ma non tutte, di Satanismo. Per esempio la Chiesa di Satana di Anton LaVey rientra nella definizione mentre un gruppo come il Misanthropic Lucifer-Order (riformato come Temple of Black Light) no." (pag.382)
- Stephen E. Flowers "Lords of the Hand Path" (pag, 1-4, 63-66)
- Anton LaVey, La Bibbia Satanica
- Edizione critica del Nuovo Testamento, Nestle-Aland 28
- Bart Ehrman, "Gesù non l'ha mai detto"


Elaborazione e ricerca a cura di Claudio Sciacca