lunedì 3 luglio 2023

L'ennesima opinione non richiesta


Inizia con questo, sul canale Youtube di Barbara, una serie di brevi audio relativi sia a temi di attualità sia ad argomenti più generici.

Il punto di vista, naturalmente, è sempre quello... satanico.

Per la prima puntata, parliamo di un fatto accaduto pochi giorni fa in Svezia.

martedì 11 aprile 2023

Lucrezio: modestia e valore

Dai classici ci vengono molti saggi suggerimenti che ben si adattano al satanista.
Eccome uno di Tito Lucrezio Caro:

At claros homines voluerunt se atque potentes
ut fundamento stabili fortuna maneret
et placidam possent opulenti degere vitam
ne quiquam quoniam ad summum succedere honorem
certantes iter infestum fecere viai
et tamen e summo quasi fulmen deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
ut satius multo iam sit parere quietum
quam regere imperio res velle et regna tenere.
[Titus Lucretius Carus, De Rerum Natura, Liber V]

Ma gli uomini vollero essere illustri e potenti,
affinché su stabile base durasse la loro fortuna
e potessero condurre una tranquilla vita da ricchi;
ma invano, giacché lottando per arrivare alla somma gloria
si resero insidioso il cammino,
e dall'alto l'invidia come fulmine tra loro colpisce
e impietosamente li precipita nel tetro Tartaro;
perché, come [colpiti da] folgore, d'invidia i più evaporano
e con essi tutti quelli che sono designati a grandi cose;
è perciò preferibile mostrarsi modesto
che voler dominare su tutto e avere il potere assoluto.
(Traduzione mia)

N.B.: "mostrarsi", non "essere": il satanista conosce bene se stesso e le sue capacità, ma sa anche che mostrare la propria superiorità genera grande invidia negli altri; perciò non ostenta troppo le proprie doti, ma le nasconde sotto un manto di modestia agli occhi dei più. Solo con i nostri pari, con chi sa apprezzare le nostre eccellenze senza invidiarle, e soprattutto con chi ha la certezza che non le userà per nuocerci, conviene mostrare tutto il nostro valore.

- Barbara -

lunedì 10 aprile 2023

Sono satanista perché...

Se ho un problema - e chi non ne ha? - mi do da fare per risolverlo, e mi adopero con tutto il mio ingegno e con tutte le mie forze finché non lo risolvo, in un modo o nell'altro.

Riconosco ogni aspetto della mia natura animale ed imparo a gestirla e a goderne al meglio senza snaturarla o reprimerla.

Sono gentile con tutti ma sono generoso solo con chi mi dimostra di meritare la mia stima ed il mio affetto.

Non colpisco mai per primo, ma poiché per me il mio personale benessere è più importante di ogni altra cosa e persona, rispondo in modo efficace e possibilmente definitivo alle azioni che mi vengono rivolte per danneggiarmi.

Riconosco il diritto di ogni individuo a realizzare se stesso nel modo che gli è più congeniale e gradito, ma non mi esimo dal disprezzare e deprezzare coloro che a realizzare il proprio benessere neanche ci provano.

Riconosco che il mondo umano è e sarà sempre irrimediabilmente pieno di feccia ed escrementi - è nella natura dell'uomo essere libero di evolvere o marcire - ed imparo a camminarci in mezzo sporcandomi il meno possibile.

- Barbara -

[work in progress]



lunedì 2 gennaio 2023

Cosa c'è dopo la nostra morte

Il nostro concetto di morte e di vita dopo la morte, spiegato da Barbara nell'intervista multipla di Ivano Mingotti, ideatore e conduttore di PizzaTalk.

Interessante è certamente il confronto con le altre religioni, alcune delle quali sono rappresentate in questa intervista multipla. Prendetevi il tempo di vedere tutto il video: ne vale la pena.

L'intervista è liberamente disponibile sul canale YouTube PizzaTalk

 

domenica 5 dicembre 2021

Leggere la Bibbia Satanica di A.S. LaVey

Sara Ballini di Hekate Edizioni ha intervistato Barbara a proposito di quello che è ritenuto il testo fondamentale del Satanismo Razionalista, nonché lettura imprescindibile (ma non unica...) per chiunque voglia accostarsi al Satanismo a ragion veduta e con cognizione di causa.

L'intervista è liberamente disponibile sul canale YouTube:

Hekate Edizioni - Luciferismo, Via Sinistra e Magia Contemporanea

 

lunedì 15 novembre 2021

Cos'è il Satanismo Razionalista, in poche parole

Ivano Mingotti, ideatore e conduttore di PizzaTalk, ha intervistato Barbara a proposito del Satanismo Razionalista.

L'intervista è liberamente disponibile sul canale YouTube PizzaTalk

 

mercoledì 27 gennaio 2021

Parallelismi e divergenze tra la figura di Lucifero e Cristo

Ho deciso di scrivere questo articolo per mettere in discussione la tesi popolare di considerare il Cristo che conosciamo nei Vangeli come un Lucifero -e cioè un "portatore di conoscenza" che tenta di emancipare l'uomo dagli dèi, alla pari degli altri archetipi luciferini transculturali come Prometeo nel mito greco o il Serpente dell'Eden in Genesi, e questo perchè, se si leggono bene le fonti e si conosce la storia cristiana, è proprio il Cristo della fede ad essere quanto di piu' lontano possibile dall'essere un vero "Lucifero", cosi' come inteso nella concezione moderna del LHP (acronimo di Left Hand Path cioè, "Sentiero di Mano Sinistra" in inglese, a cui rimando alle mie traduzioni dell'articolo originale di Vexen Crabtree) e che dunque non dovrebbe essere preso a modello o esempio, ma il cui titolo effettivo di "lucifero" è in realtà solo una infelice coincidenza a fronte di una presunta liberazione dell'uomo tutt'altro che riuscita o autentica, anzi. Tuttavia sarebbe altresi' scorretto pure dire che Cristo non è un "lucifero" in nessun senso, ed è per questo che sarà necessario fare i dovuti distinguo per non fare confusione e tenere bene chiari e distinti i significati dei termini. 


Parallelismi

Nella Bibbia
Nel Vangelo di Giovanni Gesù si autodefinisce, secondo l'evangelista, "la luce del mondo" che rischiara le tenebre del "male". Nella Vulgata di Girolamo, nel passo di 2Pietro 1:19, Gesù viene indicato letteralmente in latino come lucifer, nel senso qui di "stella del mattino". E anche in Apocalisse 22:16, Giovanni fa autoidentificare il Cristo come "stella del mattino" -che ricordiamo nell'antichità era il modo in cui era identificato il pianeta di Venere quando splendeva nell'alba e che tra i latini ha assunto proprio il nome di Lucifer-.

Il Cristo Gnostico
Agli albori del Cristianesimo e della formazione delle prime comunità, correnti e chiese, vi sono stati alcuni, gli gnostici, e tra gli gnostici, più specificatamente gli Ofiti, che hanno identificato in Cristo lo stesso Serpente del Giardino dell'Eden che ha offerto del "frutto della Conoscenza dei misteri celesti" all'umanità, liberandola, per mezzo della gnosi, dalla tirannia del tremendo Demiurgo, il Dio creatore del mondo materiale dell'Antico Testamento, Yahwè o Geova e che loro hanno chiamato Iadalbaoth. In questo senso Cristo diventa, pure qui, un "lucifero", nel senso più moderno che oggi attribuiamo a questa parola, cioè come "portatore di conoscenza", in ribellione e disobbedienza ad un'altra divinità maggiore. Questo tuttavia è solo uno dei tanti aspetti con cui Cristo è stato visto dagli gnostici, che hanno avuto i loro esponenti, le loro scritture, tradizioni, insegnamenti, teologie, cosmogonie e dottrine assai complesse e variegate tra loro.

Nella Teosofia
Helena P. Blavatsky, fondatrice del XIX secolo della corrente spirituale esoterica nota come Teosofia, è stata tra le principali sostenitrici della perfetta equivalenza tra la figura di Lucifero e quella di Cristo:  "capitolo 22 di Rivelazione dice "Io, Jesù...sono la radice...e la radiosa stella del mattino". (ορθρινός, "mattutino".) Da cui Eosphoros, o il latino Lucifer. (...) Cristo, come ci viene detto è "la Stella del Mattino", il divino Lucifero." (periodico Lucifer, Vol. I (N°.1), Settembre 1887, pp. 7-8)

Secondo Flowers
Stephen Flowers, membro del Tempio di Set e autore del libro "Lords of the Left-Hand Path", pur non sostenendo direttamente che il Cristo canonico debba essere identificato con l'archetipo di Lucifero,  interpretando in un certo modo fonti cristiane ed extra-cristiane, suggerisce fortemente tuttavia la possibilità che il materiale che conosciamo su Gesù sia stato manipolato dai suoi discepoli e che in realtà fosse un "praticante del Sentiero di Mano Sinistra. Egli è stato un antinomico, predicando l'abrogazione della prestabilita legge giudaica, ed è stato considerato "Satanico" dai suoi rivali e critici (accuse che non ha mai negato direttamente). Ha insegnato la "salvezza" dell'individuo - mentre praticava la dèificazione di se stesso." (pag. 65)


Sentiero di Mano Sinistra : alcune definizioni

Nel Satanismo e Luciferismo moderno le prerogative e qualità di Lucifero o Satana sono intimamente collegate con chi segue i principi del Sentiero di Mano Sinistra (basti pensare alla centralità della figura di Lucifero come ispiratore principale del praticante LHP nel Luciferismo di Michael Ford o che Satana sia stato definito nella sua Bibbia Satanica dallo stesso LaVey "la personificazione del Sentiero di Mano Sinistra")  e rifacendoci alle definizioni degli accademici, satanisti e studiosi dell'esoterismo citati nella sezione fonti, qui stiliamo una sintesi delle prerogative e maggiori tratti caratteristici dei principi del LHP:

Individualismo - Le religioni e filosofie LHP mettono al centro il Sè rispetto ciò che è esterno a te, l'individuo prima della collettività ed un'enfasi sui propri bisogni e la propria volontà rispetto il sacrificio e l'obbedienza acritica a qualsiasi entità o ideologia che non fa i tuoi diretti interessi.

Antinomia - Il praticante LHP con l'uso della propria ragione e dello spirito critico, si ribella e oppone alle norme e convenzioni sociali, con la responsabilità di creare il proprio sistema etico e di valori, naturalmente sempre nel rispetto delle leggi del proprio Paese.

Apoteosi -  Sia nei sistemi LHP teisti che razionalisti, invece di sottomettersi alla volontà di una divinità esterna, è l'individuo ad essere il "Dio di se stesso", dove con questa espressione si intende sia che il praticante LHP considera se stesso e il proprio benessere personale come centro della propria esistenza, che di essere un libero artefice del suo destino.



Divergenze

Abbiamo finora analizzato quel che una certa tradizione esoterica sostiene a proposito della figura storica di Gesù o di quel che perlomeno ci tramandano le fonti cristiane a riguardo. Usando come base le parole di Flowers nel capitolo Was Jesus a Lord of the Left-Hand Path?, e confutandola con i testi evangelici della più autorevole e aggiornata edizione critica del Nuovo Testamento alla mano, il Nestle-Aland 28, argomenterò perchè il Gesù evangelico non può fondamentalmente essere accostato in quasi nessuna maniera all'archetipo di Lucifero cosi' come modernamente inteso.

"Lo studio di Morton Smith, "Gesù il Mago",  è forse il più importante covo di informazioni riguardo la probabile vera natura del Nazareno il quale riporta cosa i contemporanei non-cristiani dissero di Gesù. Per noi i più importanti elementi di questo rapporto sono che è detto il figlio illegittimo di un soldato romano chiamato Panthera e una prostituta, che è divenuto esperto in magia, che è divenuto un "figlio di dio" a causa di queste pratiche, e che ha insegnato i suoi discepoli a disprezzare la legge mosaica e di praticare una dottrina libertina sull'amore. Certo, son ben consapevole che i nemici ideologici possono semplicemente inventare storie di sana pianta per i loro scopi propagandistici. Ma sorprendentemente c'e' un'ampia evidenza per questa interpretazione nei vangeli stessi."

Iniziamo col dire che la tesi di Smith, oltre che essere molto minoritaria nel mondo accademico, non si basa affatto su fonti non-cristiane "contemporanee", ma sulle parole di Celso, vissuto almeno un secolo dopo la morte di Gesù e le cui parole non hanno altri riscontri storici e di un passaggio del Talmud, considerato secondo il metodo scientifico storico-critico ancora più tardivo e basato sempre sulle parole di Celso. Flowers insiste molto sul fatto che l'uso della "magia" sia un tratto prominente del praticante del LHP, ma quello che non considera è che la cosidetta "magia" sinistra, è un atto di volontà del magus per operare cambiamenti in conformità alla propria volontà; la "magia" miracolistica di Gesù, ammesso e non concesso che fosse realmente tale, è comunque una semplice concessione della "divinità maggiore" YHWH, semplicemente per attestare l'autorità spirituale di Gesù come suo ufficiale portavoce a cui tutti devono dar retta, in maniera del tutto simile ad analoghi "prodigi" che ha ugualmente concesso a numerosi suoi profeti nella Bibbia, da Mosè a Elia, agli apostoli e via dicendo. Specialmente riportiamo qui i passaggi in cui Gesù nega con forza l'uso di una propria volontà per enfatizzare la totale sottomissione a quella del suo Dio:
"Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato." (Gv 5:30)
Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere. (Gv 14:10)
"Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare." (Gv 12:49)
"perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato." (Gv 6:38)
"non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22:42)

E con questo Gesù dimostra chiaramente di non essere idoneo al primo punto fondamentale del LHP : l'Individualismo e l'affermazione della propria volontà in luogo alla rinuncia di questa per servire quella di altri.

Riguardo il "disprezzare la legge mosaica" bisogna aprire una parentesi : è certamente vero che Gesù è considerato un "riformatore"dell'ebraismo  che ha apportato a modo suo, dei cambiamenti e una rivoluzione nel modo di intendere e applicare le "norme divine" dell'Antico Testamento, ma sarebbe un grave errore ed equivoco scambiare in maniera superficiale e grossolana questo riformismo come vera e autentica "antinomia" cosi' come intesa in una comprensione LHP. Il Gesù storico, nonostante le novità e i cambiamenti, non ha mai avuto intenzione di rinnegare nè tantomeno invitare a disprezzare la legge mosaica e lo conferma con forza in uno dei suoi discorsi più iconici e considerati più storicamente attendibili dagli studiosi, che qui riportiamo:
"Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolirla, ma per compierla. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli." (Mt 5:17-19)
"È più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge." (Lc 16:17)
Ma non solo. Un altro passaggio importante è dove Gesù invita i discepoli proprio ad ubbidire quanto insegnano ipocritamente gli scribi e i farisei, nonostante si comportino in maniera contraddittoria rispetto la legge mosaica:
Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno." (Mt 23:1-2)
Effettivamente, un comune equivoco è pensare che Gesù si scagliasse contro i farisei, cioè coloro che applicavano un'interpretazione più legalistica e letterale della Bibbia, perchè erano troppo fanatici e aderenti ai testi che professavano; al contrario Gesù li etichettava come ipocriti esattamente perchè non erano abbastanza zelanti e fanatici in aderenza alle Scritture. Quindi Gesù insegnava al rispetto e sottomissione verso le massime autorità religiose e dell'obbedienza cieca e acritica delle scritture divine. Questo dovrebbe dirla lunga per coloro che ancora sostengono che il Gesù storico -o almeno, ripetiamo, quello che semplicemente riportano con coerenza i vangeli- avrebbe insegnato ai discepoli di "disprezzare la legge mosaica." 
Paradossalmente, se dovessimo considerare un individuo realmente più antinomico rispetto a Cristo, quello sarebbe Paolo di Tarso, e cioè proprio tra coloro che i sostenitori del "Cristo Luciferino" considerano tra i maggiori insabbiatori dell'originale messaggio cristiano. Fu lui infatti, nel primo concilio della Chiesa cristiana, quello di Gerusalemme, in polemica con la fazione di Pietro e Giacomo, ad opporsi all'osservanza della legge mosaica -specialmente la circoncisione- riguardo ai pagani che dovevano convertirsi alla nascente religione cristiana, battaglia che poi vinse naturalmente, tant'è che i suoi scritti fanno oggi parte del canone stesso cristiano. Antinomico sempre in maniera relativa naturalmente, visto che Saulo è stato tra coloro che hanno sempre propagandato una spiritualità e un modo comportamentale di vivere di tipo RHP, come la religione ebraica stessa da cui discende d'altronde.

E qui Gesù dimostra di non essere idoneo nemmeno con l'Antinomismo, perchè i cambiamenti che avrebbe voluto operare in seno all'ebraismo sono ben poca cosa rispetto il sostanziale mantenimento delle regole e dello status quo del suo tempo.

Infine una nota sulla presunta  "dottrina libertina dell'amore". Ora, che Flowers dica che tale tesi sia, a suo dire, "confermata" da fonti extra-cristiane è legittimo, per quanto resti da vedere quanto ciò poi corrisponda al vero -o perlomeno a quello che è il reale consensus accademico sulla questione-. Quello invece che non è legittimo è che Flowers si spinga addirittura a dire che "c'e' un'ampia evidenza di questa interpretazione nei vangeli stessi", perchè questo non è cosi', in nessun manoscritto o variante testuale esistente in nostro possesso. E non solo nei più antichi manoscritti agiografici non c'e' traccia di questa "dottrina libertina dell'amore", ma se andiamo a vedere i loghia stessi di Gesù, vediamo come la sua dottrina sia, al contrario, tutta centrata sull'esaltazione di un modello di vita ascetico e spirituale, con un esplicito disprezzo dei piaceri del mondo - punto che verrà fondamentalmente confermato da tutte le fonti cristiane a seguire:
"Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore." (Mt 5:27-28)
"Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca." (Mt 19:12)
"Dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, lascivia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo" (Mr 7:21-23)
"Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mt 7:13-14)


Continua Flowers "In contraddizione con le credenze giudaiche ortodosse nella salvezza di un'intero popolo in un tempo futuro, Gesù ha insegnato la salvezza dell'individuo qui ed ora "...il regno di Dio è dentro di voi" (Lc 17:21)

Iniziamo col dire che la traduzione di quel passo lucano è controversa, perchè si fonda su una variante testuale non attestata in tutti i papiri più antichi (infatti molte traduzioni riportano l'altra maggiore variante testuale, che si può tradurre con "il regno di Dio è in mezzo a voi), quello che a Flowers sfugge è che la "salvezza" (che poi vien da chiedersi quanto ci sia di LHP nel concetto stesso di avere bisogno di un salvatore esterno a te) l'individuo nè la raggiunge da solo e nè tantomeno la raggiunge in questa vita. Anche qui Gesù lascia poco spazio alle interpretazioni:
Disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Gv 14:6)
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Gv 15:6)
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà." (Mt 16:24-25)
Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria stessa vita, non può essere mio discepolo. (Lc 14:26)

Parole di un praticante LHP? Forse più parole di un guru carismatico di qualsiasi psicosetta affetto da megalomania che convince gli adepti che la loro esistenza dipende totalmente da lui e che a lui devono fanaticamente votarsi in maniera acritica e incondizionata.

Riprendiamo questi ultimi passaggi di Flowers: " è stato considerato "Satanico" dai suoi rivali e critici (accuse che non ha mai negato direttamente). Ha insegnato la "salvezza" dell'individuo - mentre praticava la dèificazione di se stesso. Questo deliberato tentativo -riuscito con successo- di trasformare i suoi insegnamenti in una dottrina di mano destra è notevole. (...) In ultima analisi, poichè il Cristianesimo come istituzione è stato e promosso da tale individuo noto come Saulo/Paolo di Tarso (che fu un fervido persecutore di Gesù e che non ha mai ricevuto insegnamenti dal "maestro") e dal fratello di Gesù, Giacomo (che al tempo della sua predicazione rigettò suo fratello come un folle) non possiamo credere che nessuno dei possibili insegnamenti di Gesù siano sopravvissuti intatti se egli fosse invero stato un Signore del Sentiero di Mano Sinistra. I suoi insegnamenti sono stati traditi dal gruppo dei suoi discepoli cosi' che nulla della sua autentica dottrina possa essere sopravvissuta."

Partirò dalla fine, evidenziando un problema di metodologia e di onestà intellettuale nel modo di procedere con le fonti di Flowers : se fosse vero che i vangeli sono stati irrimediabilmente manipolati e che dunque non è possibile "l'autentico messaggio cristiano" in quanto andato perduto, perchè allora Flowers cita con disinvoltura quei vangeli stessi per sostenere le sue tesi senza chiedersi se anche quei passaggi non siano stati manipolati? In logica si chiama bias di conferma quel fenomeno psicologico secondo cui tendiamo a dare retta solo a quello che ci dà ragione o vogliamo credere che ci dia ragione e "cherry picking", la selezione arbitraria e accuratamente selezionata di prove, escludendo tutto il resto, non importa quanto massicciamente e con più solidità possa contraddire le nostre tesi. Per fortuna il metodo scientifico procede scevro da fallacie logiche e se non è in grado di fornirci la verità assoluta, è comunque il migliore strumento a nostra disposizione per una ricostruzione quanto più vicina e obiettiva possibile alla realtà, rispetto gli errori o inganni procedurali che può indurci il nostro cervello. Per questo, quando cito le fonti evangeliche, cerco di rimanere quanto più aderente possibile a quello che è il corrente consensus accademico sulla questione, che giudica l'attendibilità storica di un dato loghia di Gesù considerando una somma di criteri testuali, filologici e papirologici e non in base ad un pregiudizio ideologico personale, come è evidente essere il presupposto di Flowers. Infatti è verissimo che durante la storia cristiana, tra le varie copie redatte a nostra disposizione, ci sia stato un numero di varianti testuali tale che sia possibile dire che determinati passaggi siano in tutta probabilità stati interpolati o inventati di sana pianta dai copisti (come documenta anche lo studioso Bart Ehrman nel suo "Gesù non l'ha mai detto"),  tuttavia nessuno dei passaggi da me citati è oggetto di particolare controversia dagli studiosi e questo perchè rispondono positivamente ai vari criteri critici (dell'imbarazzo, della multipla attestazione, dell'antichità, etc) usati dagli studiosi per ricostruire la figura del Gesù storico. Per questo faccio qui riferimento al testo critico greco del Nuovo Testamento, il Nestle-Aland, ventottesima edizione, su cui si rifanno anche tutti gli studiosi e traduzioni del Nuovo Testamento del mondo. Curioso notare infine come chi sostiene che Cristo sia Lucifero lo faccia citando tipicamente fonti extra-evangeliche (come Apocalisse o la Seconda Lettera di Pietro) che non sono loghia di come il Gesù storico abbia definito se stesso, ma elaborazioni della comunità cristiana di molti decenni dopo la sua morte.

Detto questo, entriamo nel merito delle affermazioni di Flowers. " è stato considerato "Satanico" dai suoi rivali e critici (accuse che non ha mai negato direttamente).
Non so cosa Flowers intenda qui con le parole "chiaramente", ma che Gesù contraddica i farisei che lo accusano di lavorare per conto del diavolo, mi pare lo dica più chiaramente di come intende Flowers del contrario. Riportiamo il passaggio : "I farisei, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni». Ma Gesù, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio." (Mt 12:24-28)
Potremmo citare i numerosi passaggi dove mette continuamente in guardia i discepoli dalle "insidie del diavolo" o accusa proprio altri ad essere servi del diavolo (Gv 8:44), ma mi pare sufficente questo passaggio per smentire ogni possibile appiglio di chi vuole vedere un Gesù che opera prodigi con l'aiuto di entità "demoniache" piuttosto che di YHWH come va invece ripetendo tutto il tempo. Tra l'altro, ancora una volta, questo disprezzo che Gesù ha del Diavolo e che per primo identifica come "principe di questo mondo" e cioè dei piaceri carnali, ancora una volta dovrebbe far riflettere molto a chi vorrebbe accostare a Cristo il termine di Lucifero.

Riguardo infine l'affermazione "Ha insegnato la "salvezza" dell'individuo - mentre praticava la dèificazione di se stesso.", tocchiamo infine l'ultima prerogativa principale di un praticante LHP - l'Apoteosi. Sulla cosidetta "divinità di Gesù", c'è un dibattito e controversia sia di tipo teologico che accademico, visto che diversi studiosi (come il già citato Ehrman) sostengono che il Gesù storico non abbia sostenuto di essere Dio, ma che questo sia stato un processo posteriore alla morte di Gesù creato gradualmente dalla chiesa cristiana primitiva in cui è infine prevalsa una visione teologica sopra altre (basti pensare alla corrente ariana o ebionita), o che perfino oggi e basandosi sulle sole fonti canoniche, ci sono confessioni cristiane che non credono al dogma della trinità o divinità di Gesù come comunemente intesa (come i Testimoni di Geova o gli Unitariani). Tuttavia, anche concedendo la tesi che Gesù abbia dichiarato di essere "Dio", è un concetto di divinità che non ha nulla che fare con i principi del LHP. Innanzitutto perchè nel sistema LHP il praticante è "Dio di se stesso", e che cioè raggiunge una propria dimensione isolata e divisa dalla volontà della divinità dominante, che è esattamente il contrario di quel che ha detto Gesù, che in pieno spirito RHP riafferma la divinità come unione e dissoluzione del sè nel "grande uno": "Che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi (...) affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me, perfetti nell'unità" (Gv 17:21-23). Inoltre, fosse anche vero che Gesù ha predicato la sua "divinità", non ha mai detto che anche gli altri sarebbero potuti essere "dèi" esattamente come lui. Anzi, ha sempre enfatizzato come lui fosse il pastore, gli altri pecore; lui il salvatore, gli altri miserabili che non possono nulla senza di lui; lui signore e padrone del mondo che giudicherà un giorno dalle nuvole i vivi e i morti, gli altri suoi servi e schiavi che potranno solo adorarlo o fargli da sgabello per i suoi piedi. In sostanza, se Gesù si è mai posto come Dio, si è posto tale nel senso deteriore e peggiorativo del termine, e cioè di dittatore onnipotente che dominerà ogni cosa ai suoi piedi, proprio come colui che considera Padre, di cui ha insegnato ad avere timore perchè in grado di spedirti all'inferno se infrangi il suo volere (Lc 12:5). Flowers sostiene che siano stati i discepoli ad aver distorto gli insegnamenti di Gesù tramutandoli da LHP a RHP. Io dico invece che, di fronte alle numerose evidenze mostrate, proprio il Gesù storico abbia impartito insegnamenti visceralmente RHP fin dal principio e che la tradizione cristiana ha, bene o male, mantenuto l'essenza di quell'insegnamento - completamente a scapito della felicità, evoluzione e progresso individuale. 

Ricapitolando,
In sintesi e conclusione: Gesù è Lucifero? Possiamo dirlo in senso lato e strettamente letterale prendendo in considerazione alcuni passi biblici e alcune tradizioni gnostiche. Assolutamente no se con Lucifero indichiamo quell'ente (archetipo o essere semidivino) inglobato poi nella figura dell'Avversario in cui rientra anche Satana e le cui qualità indicano le istanze di libertà, individualismo e conoscenza secondo una comprensione moderna del termine, e che, nella tradizione esoterica Occidentale contemporanea, diventano poi anche le istanze principali di chiunque voglia seguire un Sentiero di Mano Sinistra (o se si preferisce in inglese, Left Hand Path)




Fonti e riferimenti bibliografici usati per questo articolo:
- Epifanio di Salamina, Panarion, cap. 37, "Contro gli Ofiti" : "poichè per essi [gli ofiti] il Serpente è Cristo" (II:6) "Glorificano il Serpente [...] proclamandolo a volte come Cristo, altre come figlio del più grande Iadalbaoth" (VI:5-6)
-  Kennet Granholm,   Contemporary Esotericism: "Il Sentiero di Mano Sinistra è una corrente magica  caratterizzata da una spiccata concentrazione sull'individualismo, il fine di un'apoteosi e l'uso antinomico di simboli che sono culturalmente visti come "malvagi" (...) La corrente include alcune forme, ma non tutte, di Satanismo. Per esempio la Chiesa di Satana di Anton LaVey rientra nella definizione mentre un gruppo come il Misanthropic Lucifer-Order (riformato come Temple of Black Light) no." (pag.382)
- Stephen E. Flowers "Lords of the Hand Path" (pag, 1-4, 63-66)
- Anton LaVey, La Bibbia Satanica
- Edizione critica del Nuovo Testamento, Nestle-Aland 28
- Bart Ehrman, "Gesù non l'ha mai detto"


Elaborazione e ricerca a cura di Claudio Sciacca

lunedì 18 gennaio 2021

I bambini sono sacri.

Condanniamo fermamente chiunque usi violenza fisica o verbale o psicologica nei confronti dei bambini, perché questa lascia segni che possono danneggiare la loro psiche ed impedire uno sviluppo completo e armonico della loro persona. E con ancora più forza e convinzione condanniamo chi compie l'abominevole atto di usare i bambini per soddisfare i propri istinti sessuali.
Ogni bambino rappresenta il punto di inizio di un cammino che può generare un adulto sano oppure un mostro. Ogni bambino racchiude in sé il potenziale per diventare una persona completa e perfetta, un dio tra i mortali. Ogni bambino incarna la purezza di un essere che non è ancora stato piegato e plasmato da regole e costrizioni e dai condizionamenti sociali.
Il satanista -che aspira ad essere al pari di un dio- ha il diritto ed il dovere di fare tutto ciò che meglio può per permettere a se stesso e agli altri uno sviluppo sano e un'espressione totale delle proprie capacità e potenzialità, e se questo vale per gli adulti, è doppiamente valido per i minori. I bambini hanno il diritto sacrosanto di essere appoggiati, aiutati e guidati nell'espressione delle loro doti e delle loro inclinazioni, di essere scortati e protetti nel capire come funziona il mondo, finché non avranno gli strumenti per procedere da soli. Deve essere loro spiegato come funzionano i rapporti tra le persone, in modo che nel momento in cui faranno le loro esperienze avranno gli strumenti per capire cosa succede e come gestire le diverse situazioni che vivranno.
Ma c’è un limite che nessun adulto dovrebbe mai valicare con un bambino: la sessualità.
Un adulto ha una maggiore esperienza, una conoscenza più profonda delle sue emozioni e passioni, e non dovrebbe mai esercitare un potere su una creatura che invece non ha ancora avuto modo di capire gran parte del suo mondo interiore e del suo corpo, e che verrebbe dunque solo manipolata, resa oggetto e non più persona, rovinandola irreparabilmente.
I bambini ed i ragazzi devono scoprire le emozioni e la sessualità nei giusti tempi, con i loro coetanei. L’adulto ha il solo scopo di rispondere ai dubbi e alle domande guidandoli verso la consapevolezza di sè, ma senza MAI mettere un solo piede nella loro scoperta della sessualità.

(Testo di Davide con intrusioni di Barbara)

Video di Barbara sulla considerazione di bambini e animali nel satanismo:

sabato 31 ottobre 2020

Satanismo e Halloween : un legame oltre gli stereotipi

Halloween è una festa Satanica?
Molti diranno no : perchè nasce come festività pagana di origini celtiche che non ha relazioni storiche col Satanismo, e cioè Samhain, legata al ciclo delle stagioni e anche perchè, successivamente, sono stati i cristiani ad appropriarsi di questa festa, tant'è che la stessa parola Halloween deriva dall'inglese arcaico All Hallows' Eve, e cioè la notte di tutti gli spiriti sacri, che è infatti la vigilia della commemorazione cattolica ai santi defunti che viene poi festeggiata i primi giorni di Novembre.
Fin qua nulla da dire, è corretto. Halloween non è stata inventata dai Satanisti, ma ha origini storiche ben precise, e anzi bene fanno, coloro che smontano gli assurdi luoghi comuni cristiani legati al sacrificio di gatti neri o di atti di vandalismo nei cimiteri come presunta prassi rituale satanica durante questa notte, mentre invece queste sciocchezze, anche quando avvenissero realmente, non hanno niente a che vedere col vero Satanismo.

E tuttavia, nonostante quanto è stato detto sopra, Halloween è, a tutti gli effetti, una festa satanica, con tutti i crismi. Anzi, è una delle più importanti e cruciali festività sataniche, almeno nel Satanismo LaVeyano, dopo la Notte di Valpurga e il proprio Compleanno. Ma lasciamo la parola a chi più di tutti ha titolo per parlarne, e cioè i Satanisti stessi:

"Dopo il proprio compleanno, le due maggiori festività Sataniche sono Walpurgisnacht ed Halloween. (...) Halloween - La Vigilia di Ognissanti, o Il Giorno di Ognissanti - cade il 31 Ottobre o il 1 Novembre. Originariamente, la Vigila di Ognissanti era una delle più grandi feste del fuoco della Gran Bretagna al tempo dei Druidi. In Scozia era associata al periodo in cui gli spiriti dei morti, i demoni, le streghe, i maghi erano eccezionalmente attivi e favorevoli. Paradossalmente, la Vigilia di Ognissanti era anche la notte in cui le giovani eseguivano magici rituali per determinare i loro futuri sposi. I giovani del villaggio flirtavano con molta allegria e sensuale piacere, ma gli anziani si prendevano grande cura di salvaguardare le loro case dagli spiriti malvagi, streghe e demoni che in quella notte ottenevano straordinari poteri." (Anton LaVey, Bibbia Satanica, Libro di Lucifero, pag. 53)

"Halloween, il cui antico nome è “Samhain”, è un’ulteriore festa del fuoco. Mentre il folklore religioso celebra in questa giornata Ognissanti, in tempi più antichi – l'epoca precristiana – i contadini onoravano e placavano i loro demoni della notte. Per i Satanisti, questo è il periodo per invocare ed inviare in giro i propri demoni per sistemare vecchi conti con nemici personali. Halloween è per maledizioni, distruzioni e rivincite verso vecchie frustrazioni e ansietà create da dispute che si sono supporate nella mente come ferite aperte, e che possono essere purificate e abbandonate scrollandole dalle nostre spalle come un inutile bagaglio. Scarichiamolo su di un nemico!" (Compendium Daemonii, cap. XIV, pag.82)


"I Satanisti celebrano Halloween come un'opportunità di divertimento, facendosi gioco dei paranoici cristiani angosciati da tutte le connotazioni pagane intorno Halloween. (...) Gli elementi satanici di Halloween sono:

Una tradizione secolare. Una ricorrenza tradizionale per far festa, incontrarsi, travestirsi e divertirsi.

Un evento religioso. Una ricorrenza per incontrarsi con altri Satanisti, fare giuramenti, promesse personali, effettuare rituali solitari o magari anche pubblici.

Una celebrazione del potere delle minoranze religiose sulle religioni organizzate, perchè le ultime hanno tentato di cancellare o convertire Halloween in una festività cristiana e hanno fallito.

Una celebrazione della morte, del macabro, dell'orrore e altri aspetti della vita che i non-Satanisti preferiscono dimenticare volentieri, ma che invece i Satanisti abbracciano come parte del ciclo di rinnovamento della vita."
(Vexen Crabtree, Halloween, 2017)


E infine, nel sito della Church of Satan viene chiarito, nella loro lista di domande più frequenti: 
"Quali sono le festività che i Satanisti festeggiano?
(...) Halloween può essere celebrata come il tempo in cui il Sè interiore di ognuno può essere esplorato per mezzo dell'uso di un costume, o potrebbe anche commemorare le persone a lui care che sono morte- come si faceva in quella notte secondo la tradizione europea.

E' importante Halloween per i Satanisti?
Noi vediamo questa festa come la notte dove le persone mondane provano a scorgersi dentro e toccare "l'oscurità", che per i Satanisti è il modus vivendi quotidiano. I ragazzi di tutte le età possono indulgere nelle loro fantasie indossando costumi per recitare un ruolo e rilasciare dei loro "demoni interiori", le parti delle loro personalità spesso nascoste dai loro amici, colleghi di lavoro o familiari. (...) I Satanisti abbracciano quel che la festività è diventata e non sentono il bisogno di essere legati ad antiche pratiche. Questa notte, sorridiamo agli inesperti esploratori delle loro tenebre interiori, poichè sappiamo che si divertono in quel loro breve tuffo nel "mondo oscuro": Incoraggiamo le loro fantasie tenebrose, l'indulgenza nei dolci, e l'ampio spettro evocativo della nostra estetica, seppur per un solo giorno all'anno."


Ma cosa si intende, esattamente, per festività satanica?
In fondo, qualsiasi festività può essere satanica per l'individuo, fintanto che diventa motivo di gioia e gratificazione personale, dal compleanno, al Natale, anniversari o qualsiasi altra ricorrenza a cui si sente particolarmente legato per un motivo o un altro.
Ma allo stesso tempo, nessuna festività è, in senso stretto e storico, satanica, poichè nessuna di esse è stata inventata dai Satanisti, per il Satanismo.
Quindi cos'è quel che rende una festa più ufficialmente satanica di altre? Nel Satanismo Razionalista, la risposta è semplice : Il simbolismo. Certe feste sono intrinsecamente sataniche, non in quanto formalmente o storicamente sataniche, ma perchè in cio' che rappresentano hanno degli elementi particolari che racchiudono talmente bene l'essenza di determinati principi satanici, che diviene poi naturale per il Satanista, assurgerla a festa "caratteristica" del Satanismo. Sintetizzando velocemente gli autori citati prima, la carica simbolica di Halloween quindi viene interpretata e considerata satanica nel satanismo moderno per i seguenti motivi:

a) Legame con l'immaginario folkloristico moderno sui demoni, i fantasmi e le streghe, a causa della temporanea unione tra reame sovrannaturale e quello mondano.Quindi "sdoganamento del diavolo", in senso satanico più ampio, in cui viene celebrato tutto quello legato all'oscuro e l'occulto.

b) A motivo di questo simbolico "assottigliamento delle dimensioni" e amplificazione del "potere magico", occasione ideale per operare rituali satanici e maledizioni, e in senso razionalista, come psicodrammi a scopo catartico e liberatorio riguardo tormenti e ossessioni psichiche verso qualcuno o qualcosa.

c) Scopo politico (per rivendicare il diritto di proporre qualcosa di diverso da quello imposto dallo status quo dominante) o satirico, per mettersi in polemica con le credenze cristiane.

d) L'immaginario macabro e orrorifico serve da "memento mori", come modo di affrontare le nostre più ancestrali paure verso l'ignoto e la morte, che per i più sono argumento tabù e proibiti, perchè incapaci di razionalizzarli e accettarli come parte naturale della realtà e l'esistenza.

e) Un pretesto socialmente accettato per divertirsi e darsi all'autoindulgenza secondo varie forme, e occasione di ritrovo sociale con altre persone nella nostra stessa sintonia mentale.

f) Una forma, come la chiama Peter Gilmore, di "licantropia civilizzata", dove le persone, per mezzo del travestimento, hanno modo di mostrare liberamente il loro vero "Sè interiore" e il loro "lato oscuro", normalmente represso a causa di restrizioni e codici sociali e morali del Paese in cui vivono.

In conclusione: Halloween è una festa celebrata dai Satanisti? Si, lo è! Ma non nel modo in cui i cristiani fondamentalisti si immaginano...
Anche se Halloween, come già ammesso e son ben consapevoli gli autori Satanisti stessi, non ha origini sataniche, da un punto di vista prettamente satanico, questo è irrilevante. Halloween è una festa satanica, in maniera analoga a come il Natale è diventata una festa cristiana; perchè anche il Natale, proprio come Halloween, deriva da una festività pagana celebrata dai romani proprio il 25 Dicembre, ed era il Sol Invictus. legato sempre al ciclo delle stagioni. Se è certamente innegabile il fatto che il Natale sia -anche- una festività cristiana, in quanto i cattolici celebrano in questo giorno la nascita di Cristo, cosi' Halloween è oggi -anche- una festività satanica, come modo particolare in cui i Satanisti celebrano se stessi nella maniera più satanica possibile.





Elaborazione e ricerca a cura di Claudio Sciacca

venerdì 23 ottobre 2020

Satanismo non è (solo) Ateismo

La filosofia del Satanismo Razionalista, quando non accuratamente spiegata, può facilmente prestarsi a fraintendimenti e ambiguità. Una di queste è quando diciamo che è una filosofia "atea e materialistica", a cui segue la comune obiezione "ma se siete semplicemente atei perchè mascherarlo col nome di Satanismo tanto per fare scena?". E' per questo motivo che vi illustrerò sette ragioni per cui il Satanismo Razionalista non sia semplicemente ateismo con un paio di corna in testa, ma qualcosa di  piu' preciso e sopratutto, ben piu' di questo:

1) Il Satanismo Razionalista, in special modo se ci riferiamo alla filosofia LaVeyana, è una filosofia Individualista che prende gran parte della propria struttura ideologica dall'Oggettivismo Randiano, mentre invece un ateo può essere anche collettivista o addirittura approvare regimi dittatoriali che sebbene instaurino un "ateismo di Stato" che bandisce le religioni, creano una società illiberale in cui il singolo individuo non conta nulla ma deve sacrificarsi per servire con senso di abnegazione assoluto e a discapito anche dei propri singoli interessi personali, lo Stato o un leader politico carismatico o ideologia (come sono stati ad esempio i regimi comunisti che vi furono nella prima metà del 900' in Russia e vi sono ancora oggi in Cina e Corea del Nord). Il Satanismo non è nè proselitistico nè comunitario, ma per quella minorità di individui al mondo che si riconoscono nei suoi principi semplicemente perchè coincidono con la loro indole naturale. Satanisti si nasce, non si diventa.

2) Nel Satanismo Razionalista la studio della psicologia e la tutela della nostra identità e integrità psicofisica fedele ai nostri veri desideri della nostra personale natura è fondamentale, mentre vi possono essere atei a cui non interessa nulla fare introspezione per capire se stessi, ed essere completamente inconsapevoli a come il mondo esterno (che sia la famiglia, il proprio partner, i mass media, la società intera) è capace di influenzare e manipolare la mente e le idee di un individuo per piegarle esclusivamente ai loro interessi e sottomettersi in maniera acritica e conformista a mode, tradizioni e costumi. Prerogativa del Satanista è quello di usare sempre la propria testa per mettere in discussione e contestare, con spirito critico, tutto quello che non capiamo o ci appare ingiusto.

3) Esistono atei convinti che, nonostante non esista nessun Dio, ci sia comunque una morale universale comune alla natura di tutto il genere umano e che dunque noi dobbiamo conformarci a quella natura se vogliamo comportarci da "esseri umani". La filosofia del Satanismo Razionale è invece relativista e nichilista, ed è consapevole che la morale in sè, non esiste come ente assoluto, monolitico e universale nella Storia dell'Uomo, ma che è un prodotto culturale frutto di compromessi, convenzioni e negoziazioni continue tra i membri di una società al fine della convivenza reciproca e che, senza un finalismo intrinseco, contiene dei valori che cambiano da uomo ad uomo, da tempo a tempo e da luogo a luogo, senza che nessuna di queste sia superiore agli altri, ma semplicemente quella che è prevalsa in quei precisi contesti storici. Quindi la morale è soggettiva, ed è nostra responsabilità creare il nostro sistema di valori in maniera funzionale per noi stessi e nella società in cui viviamo.

4) Esistono atei idealisti che sognano utopie grandiose per l'umanità come la pace del mondo, credendo ingenuamente che forse in fondo siamo alla fine tutti buoni e possiamo essere "convertiti" per vivere insieme senza conflitti. La filosofia Razionalista è invece pragmatica e utilitarista, consapevole che i conflitti esisteranno sempre perchè fanno parte della natura umana -composta da individui unici con interessi e bisogni diversi tra loro-, e che invita il Satanista a non agire verso inattuabili e controproducenti rivoluzioni, ma di sapersi adattare secondo le regole del mondo in qualsiasi società o paradigma culturale in cui si trova, sfruttandone i meccanismi nascosti per raggiungere un piu' realistico successo personale e di coloro a cui tiene.

5) Possono esistere atei "emotivamente aridi" o "freddamente asettici" a cui non importa nulla dell'arte o dei prodotti della fantasia e dell'immaginazione dell'essere umano e che fosse per loro starebbero beati a passare tutto il giorno a zappare la terra per guadagnarsi la pagnotta e soddisfare i loro semplici bisogni e istinti primari, considerando tali interessi solo delle infantili sciocchezze e una perdita di tempo da impiegare per cose più serie. Per noi Satanisti, la gratificazione emozionale per mezzo di qualsiasi forma di arte, passione, evasione ludica o intrattenimento sono invece molto importanti per l'equilibrio psicofisico dell'essere umano, in cui vengano soddisfatti ed espressi al pari modo sia il pensiero logico e razionale, che quello creativo, immaginifico e irrazionale, e che, a differenza dei credenti, facciamo un uso consapevole di queste fantasmagorie psichiche al fine di esprimere quel bisogno antropologico, pur essendo consci che non esistono sul piano reale. Facciamo nostro il detto di Francisco Goya secondo cui "la fantasia senza la ragione produce mostri impossibili, ma unita alla ragione è madre delle arti e origine di meraviglie". Anche per questo motivo non siamo iconoclasti e non troviamo nessun disagio, contraddizione o problema nel gratificarci nel prendere come punto di riferimento una figura mitologica e immaginaria come Satana e non solo. A tal proposito, dice infatti l'attuale capo della Chiesa di Satana, Peter Gilmore «Certamente uno potrebbe porre al centro il Sè senza usare la cornice di Satana, ma dove sarebbe il divertimento in quel caso? Noi siamo Satanisti e non semplicemente atei o laici. C'è un aspetto estetico nell'abbracciare quella risonanza culturale che porta il simbolo di Satana, ed è proprio questa ad essere la linea che separa noi dal resto di tutti gli altri che condividono la nostra stessa laicità. Tutti gli altri atei troveranno altro a cui ispirarsi per gratificare se stessi. Ma è Satana la fonte della nostra ispirazione, perchè ci entusiasma come proiezione simbolica che rappresenta il meglio di noi.» 

6) Possono esistere atei che professano un nichilismo passivo disperato e deprimente, la cui unica speranza è quella di cessare di esistere in quanto la vita è solo fonte di insensata sofferenza senza scopi. Il nichilismo Satanista è invece attivo, nietzschiano, entusiasta della vita e dionisiaco, in cui l'individuo, libero dai fantasmi oppressivi delle divinità, diventa allora proprio lui l'unico Dio e artefice del proprio destino, creatore responsabile dei propri valori secondo la propria volontà, bisogni e necessità, che considera la vita cosi' importante e preziosa proprio perchè la celebra come l'unica che ha e considera gli ostacoli e problemi della vita come sfide da superare per conquistare con ancor piu' successo e soddisfazione la propria felicità.

7) Infine vi possono essere atei fragili, deboli, insicuri, incapaci di realizzarsi nella vita ma che devono essere sempre mammoni, dipendenti, servilli e bisognosi di aiuto parassitando il prossimo solo perchè privi di amor proprio e spina dorsale. Noi predichiamo invece l'uomo libero, autonomo, indipendente, realizzato, che non ha bisogno di stampelle emotive, ma che è capace di creare la propria grandezza da se stesso, dal suo potenziale, prerogative e talenti, dalle sue sole forze. Per dirla con le parole di Ayn Rand, il Satanista "è colui che ha rinunciato a servirsi in qualsiasi forma degli uomini, che non vive in funzione loro, che degli altri non fa il primo motore delle proprie azioni, dei propri pensieri e desideri, che non ripone in essi la fonte della propria energia" e "compie ciò che desidera a condizione, prima di tutto, che quel desiderio non dipenda dagli altri."

Quindi ricapitolando : Si, siamo atei. No, non siamo "semplicemente" atei, ma è solo una piccola parte che contribuisce a definire la nostra immensa cattedrale di pensiero e che c'e' ateo ed ateo e non sono tutti la stessa cosa.

Fonti e riferimenti bibliografici usati per questo articolo:
- Ayn Rand, "La Fonte Meravigliosa", 1943
Articolo del Magister Nemo, che spiega le similitudini e differenze tra il Satanismo LaVeyano e l'Oggettivismo Randiano.
Intervista a Peter H. Gilmore, Magus attuale della Church of Satan

Elaborazione e ricerca a cura di Claudio Sciacca

domenica 16 agosto 2020

Fratellanza tra satanisti?

Spesso accade che nel satanismo spirituale e teista, sia in Italia che nel resto d'Europa, molta gente si avvicini a questi gruppi e pratiche perché desiderose di appartenere a una comunità, al punto che loro stessi parlano appunto di "fratellanza" tra satanisti. Per fratellanza si intende un sentimento di mutuo aiuto, atto soprattutto al proseguimento del proprio cammino spirituale. Tralasciando la contraddizione tra l'aiutarsi a vicenda e il concetto che vede il satanismo come un cammino personale, troviamo questo modo di pensare tipico di chi crede a una religione monoteista, non di chi cerca la propria indipendenza. Se tra monaci è normale parlare di fratellanza, se lo è normale in una religione basata anche sulla carità, non lo è in un culto dove al centro è l'individuo e non il volere di una divinità. Se vogliamo, possiamo aiutare il prossimo, ma lo facciamo per volontà nostra, magari pure per un tornaconto personale, e non perché lo dice un libro o un regolamento.

 - Angelo -

 

giovedì 2 aprile 2020

Manifesto del Razionalismo Satanista - il Nostro Simbolo



Questo progetto culturale non è una religione o un movimento politico. E' la promozione di una filosofia e un modo di vivere, che si ispira ai principi del Satanismo moderno codificato dai suoi autori ed esponenti principali di varie correnti, e anche altre fonti in qualche maniera collegabili o pertinenti ad esso. Vuole proporsi come un'oasi di razionalità e concretezza in un mondo dominato da spiritualismi, fanatismi irrazionali e calderoni new-age di ogni tipo, e che a differenza di questi, usa il simbolo del Grande Oppositore presente archetipicamente in tutti i miti del mondo, come araldo e stendardo dello sviluppo ed espressione delle nostre capacità personali, della libertà di pensiero, e delle rivoluzioni culturali di ogni tempo e luogo. Come disse Lucien Greaves «i teisti si lasciano soggiogare e sottomettere dai loro miti, mentre noi usciamo esaltati e rinforzati dai nostri.» Non ci lasciamo limitare o vincolare da una singola visione razionale di Satana canonizzata rigidamente da altre organizzazioni Sataniste, ma le superiamo, analizzandole con obiettività e spirito critico e traendo da esse -e non solo- , una sintesi che serva da miscela alchemica per la creazione della nostra "pietra filosofale", ovvero il raggiungimento della nostra piena autorealizzazione personale.


Perchè Razionalismo Satanista

Nella suddivisione delle varie correnti Sataniste, la letteratura accademica usa spesso convenzionalmente la dicitura di "Satanismo Razionalista"  per racchiudere tutte le forme ed espressioni di Satanismo ateo, simbolico e materialista, riferendosi in special modo a quello fondato da Anton Szandor LaVey. Abbiamo deciso di chiamare la nostra filosofia "Razionalismo Satanista", non solo per disambiguarla dalla classificazione generica usata in ambito accademico e/o dalla denominazione di progetti o gruppi omonimi, ma anche per enfatizzare il primato che diamo alla razionalità, come guida di vita principe per il pensiero e l'azione umana, verso se stessi e il mondo che ci circonda.  E tuttavia, insistiamo nel considerare il nostro Razionalismo più propriamente "Satanista" e non semplicemente "satanico", per esprimere con forza il concetto che il Satanismo a cui facciamo riferimento non è una filosofia asettica e blandamente ispirata all'immaginario popolare o romantico; affonda infatti le sue radici nel confronto e nello sviluppo di altre realtà e organizzazioni autenticamente Sataniste, fondate da Satanisti e per Satanisti, rivestendolo dunque di rinnovata dignità, potenziale, impatto culturale e spessore intellettuale, lontano dai superficiali ed errati stereotipi e luoghi comuni dell'immaginario collettivo.


- IN SCIENTIA VERITAS

Rifuggiamo le credenze irrazionali di religioni e superstizioni, rifacendoci al solo uso della ragione, della logica e del metodo scientifico, unici metri di misura affidabili per comprendere la realtà e l'uomo e sfruttarne le leggi e meccanismi a nostro beneficio concreto e funzionale. Il Satanismo richiede studio, non adorazione. Questo non significa essere chiusi e dogmatici, ma siamo aperti alla rivalutazione e la critica fintanto che il dibattito è consolidato su un terreno comune di dialogo. Nulla verrà accolto acriticamente, tutto puo' essere messo in discussione. Nulla verrà negato aprioristicamente, tutto dovrà essere provato con la forza dell'evidenza dei fatti e della ragione. Ispirandoci alla figura del Serpente della Genesi, anche noi consideriamo il frutto della Conoscenza un'arma fondamentale per l'elevazione ed emancipazione umana dal timore dei fantasmi delle divinità e da ogni altra sorta di ingiusta e prepotente autorità.

- IN AUDACIA LIBERTAS

Abbracciamo i concetti di progresso, ambizione ed evoluzione in ambito sociale, individuale, culturale, scientifico e tecnologico,  aspirando sempre all'eccellenza e al desiderio di una vita migliore, seguendo l'esempio di Colui che dell'excelsior ha fatto il suo motto. Con spirito prometeico, sfidiamo i limiti e tabu' culturali per il conseguimento di vette mai scalate prima e il perseguimento di realtà sempre piu' grandi, liberandoci dai vincoli e catene precedentemente imposti per diventare sempre piu' autonomi e artefici del nostro destino. In generale, difendiamo come valore fondamentale, i diritti e le libertà individuali, e il principio di autodeterminazione e sovranità del proprio corpo e identità personale in ogni campo e scibile umano. Lo scopo ultimo è agire per la piena realizzazione della nostra natura, per conseguire alla felicità, di noi stessi e di coloro a cui piu' teniamo, ribellandoci tenacemente a tutto cio' che potrebbe esserci di ostacolo e impedimento a questo. Il nostro ethos di riferimento è sintetizzabile nel detto "vivi e lascia vivere".

- IN MATERIA VOLUPTAS

Essendo il Satanismo l'onesto riconoscimento della realtà per come è davvero, rigettiamo le fantasie e congetture metafisiche e trascendenti, entità o reami ultraterreni, o altre sovrastrutture ipotetiche e astratte, ispirandoci pragmaticamente al principio del rasoio di Occam, secondo cui non è necessario aggiungere quello che può essere spiegato molto piu' semplicemente con un approccio razionale e scientifico. Altresi' valorizziamo i piaceri e i desideri materiali ed emozionali, come modo di gratificarci e dare un senso e una dignità alla nostra esistenza, purchè non porti a dipendenze o eccessi autodistruttivi. Valorizziamo un'espressione sana e naturale dei nostri istinti carnali e delle nostre arti, talenti e passioni, all'insegna di un equilibrio maturo e consapevole di indulgenza e autodisciplina, apollineo e dionisiaco.

L'Uomo Vitruviano

La nostra visione di Satanismo razionale è quella di un "umanesimo con le corna", che valorizza e tutela il potenziale umano in rispetto e funzione utilitaristica per gli altri e il mondo in cui vive. Promuoviamo in maniera particolare il valore filosofico dell'Individualismo. Usando le parole di Ayn Rand «non può esistere nessuna società civile, o qualsiasi forma di associazione, cooperazione o coesistenza pacifica tra gli uomini, se non grazie al riconoscimento dei diritti individuali.» Tuttavia non ci illudiamo ingenuamente di vivere in una società perfetta, ed anche nelle sue storture, il Satanista astuto sarà in grado di trarne beneficio personale, sfruttando machiavellicamente i meccanismi nascosti, adattandosi al mondo che lo circonda, qualsiasi sia il contesto in cui si trova. Inoltre Satana è una rappresentazione della natura umana, poiche' «I diavoli delle antiche religioni hanno sempre avuto, almeno in parte, caratteristiche animali, a testimonianza del costante bisogno da parte dell'uomo di negare il fatto che egli stesso sia un animale» (Anton LaVey).

Il Pentagramma Rovesciato

La stella a cinque punte inversa non è solo il simbolo piu' iconico e immediatamente riconoscibile del Satanismo. Ha un profondo significato di sovversione dei valori "bianchi" dominanti. Normalmente, nella tradizione magica, la stella a cinque punte è tale perchè ogni punta rappresenta uno dei quattro elementi, eccetto quella superiore che viene associata all'etere, cioè lo spirito. Il Satanismo oppone questa concezione con quella stessa punta in posizione discendente per simboleggiare l'esaltazione del mondo materiale contro il mondo spirituale, e del riconoscimento della propria divinità in se stessi, invece che di ciò che è più in alto o altro da te. Nel Satanismo LaVeyano, i quattro elementi vengono associati anche a quattro archetipi infernali che a loro volta rappresentano aspetti diversi della psiche e della natura umana in generale, e come prerogative del Satanista in particolare.

Lo Zolfo Nero

Altro simbolo, meno noto del Satanismo, ma comunque usato anche dal fondatore del Satanismo Razionalista, Anton LaVey quando ha stilato i suoi nove principi satanici. Questo glifo alchemico è stato in passato associato al diavolo perchè si credeva che l'elemento dello zolfo coincidesse con lo stesso materiale presente all'Inferno, anche in virtu' dei numerosi passi biblici che descrivono le punizioni divine riservate ai dannati menzionando la presenza di questo elemento. Per una felice coincidenza grafica, noi lo associamo come rappresentazione stilizzata delle gonadi e del pene eretto e cioè nel suo stato di massima vitalità e potenza sessuale. Le preziose energie libidiche sono quindi messe al centro del nostro stemma, poichè sono anche al centro della vita umana, come motore primo della vita e della realizzazione della propria esistenza. Concludiamo citando l'Enciclopedia Treccani, che a riguardo spiega:

«Il termine latino libido, "desiderio", è usato in psicoanalisi con accezioni diverse: in Freud, indica una forma di energia vitale che rappresenta l'aspetto psichico della pulsione sessuale, suscettibile di venire investita, ossia diretta, verso sé stessi o un oggetto esterno; in Jung, assume significato più ampio, presentandosi come energia psichica in generale, come impulso non inibito da istanze morali o d'altro genere, che comprende sia la sessualità sia altri bisogni, appetiti, affetti. (...) La persona matura è quella in grado di utilizzare tutte le sue risorse, spostando le cariche libidiche a seconda delle prestazioni richieste. È capace di amare, lavorare, giocare, fantasticare e creare: attività che più di altre rappresentano il compimento della vita umana.»


Fonti e riferimenti bibliografici usati per questo articolo:
- Intervista del 2017 a Lucien Greaves, fondatore del Satanic Temple, organizzazione satanica atea statunitense attivista per i diritti civili.
- "Il Cappello del Mago" di Massimo Introvigne, sociologo che ha studiato e analizzato il Satanismo contemporaneo e fondatore del CESNUR, un centro di ricerca sui nuovi movimenti spirituali e minoranze religiose.
- "La Bibbia Satanica", di Anton Szandor LaVey, padre fondatore del Satanismo moderno di concezione atea e materialistica.
- "The Virtue of Selfishness" di Ayn Rand, fondatrice della corrente filosofica dell'oggettivismo e ispiratrice principale del Satanismo LaVeyano.
- L'Enciclopedia Online Treccani, alla voce Libido in "Universo del Corpo" (2000)


Elaborazione e ricerca a cura di Claudio Sciacca

lunedì 23 marzo 2020

La fortuna non è casuale

La fortuna e la sua controparte sfortuna non sono casuali ma obbediscono alle leggi della statistica e delle probabilità.

Prima di esplicare questo assioma definiamo la fortuna come quegli avvenimenti che capitano nella vita e che portano il mantenimento di uno stato attuale di benessere o il salire a uno migliore, e la sfortuna come quegli avvenimenti che accadono nella vita e che portano il perdurare di uno stato attuale di malessere o la discesa a uno peggiore.

mercoledì 26 febbraio 2020

Chi è Satana? L'Accusatore e il Capro Espiatorio

I Satanisti usano il simbolo di Satana come rappresentazione di varie idee filosofiche, istinti comuni, ideali intellettuali e affermazioni teologiche.

Ecco un'introduzione a tutti questi aspetti di Satana.

giovedì 13 febbraio 2020

giovedì 6 febbraio 2020

Il pensiero magico

Attingo da due articoli di Renzo Zambello e di Antonio Quaglietta sul c.d. "pensiero magico" per formulare una riflessione su quanto di buono si possa trarre da questo modo caratteristico di pensare che è quello con cui nasciamo e che costituisce il modo di concepire il mondo proprio dei bambini, ma anche per considerare con la dovuta attenzione i pericoli a cui esso può condurre, se non viene correttamente imbrigliato, filtrato e guidato dalla razionalità, quando diventiamo adulti e ci troviamo a dover essere i soli responsabili di noi stessi.

giovedì 30 gennaio 2020

Sentiero di Mano Sinistra (seconda parte)

Come promesso, ecco a voi la seconda e ultima parte della mia traduzione dell'articolo di Crabtree che si concentrerà, in particolar modo, su perchè, a livello simbolico, sia cosi' importante ed essenziale che il percorso spirituale e filosofico definito come Via o Sentiero, intrapreso dal Satanismo, il Luciferismo o altri rami dell'esoterismo moderno si definiscano proprio di Mano Sinistra, piuttosto che in altri modi, mostrando come vengono considerati coloro che scrivono o fanno uso della mano sinistra e di quello che sta alla propria sinistra nelle culture umane di tutto il mondo e di tutti i tempi. 

Buona lettura.

martedì 28 gennaio 2020

Sentiero di Mano Sinistra (prima parte)

Sentiero di Mano Sinistra, Sentiero di Mano Destra. Chi ha familiarità in testi di esoterismo si imbatterà spesso nell'uso di questi due termini. Ma cosa intendiamo esattamente quando ci riferiamo al loro impiego e comprensione nell'occultismo moderno occidentale - e il Satanismo in particolare? Ecco a voi quindi la prima parte di una mia traduzione di questo a mio avviso brillante articolo di Vexen Crabtree che ci illustrerà il significato contemporaneo secondo la dottrina LaVeyana e la storia di questi termini con semplicità ed efficacia, ma senza sacrificare il rigore filologico necessario per un corretto approccio a queste materie.

Buona lettura.

domenica 3 novembre 2019

Sono satanista?

Piccola guida per capire se e quando ha senso definirsi satanisti.

Se pensate che il satanismo sia vestirsi di nero e farsi selfie emo col tatuaggio satanico in evidenza, accendere candele nere davanti ad un teschio di capra, bruciare zolfo gorgogliando arcane formule magiche per lanciare il malocchio al collega antipatico...

mercoledì 26 giugno 2019

Il Satanista...

Il Satanista non ha libri sacri.
Il Satanista non si lascia guidare da nessuno, neanche da Satana in persona.
Il Satanista agisce per se stesso e per chi e cosa lo fa stare bene, non per mal definiti utopici scopi "spirituali" che promettono un inesistente premio in un immaginario "al di là".
Il Satanista non cerca cose come l'elevazione dell'anima né tantomeno una qualsiasi forma di trascendenza mistica.
Il Satanista è individualista, realista, materialista e utilitarista, vuole godersi la vita nel mondo QUI ED ORA, direttamente in prima persona e non nel nome o sotto l'egida di chicchessia, e a tale scopo ricerca la conoscenza e studia non per conseguire una fantomatica illuminazione salvifica, ma per diventare capace di ottenere quello che vuole, quando vuole e nella misura che gli aggrada.
Il Satanista non è un mistico, non è un seguace di nessuno, non è dedito a null'altro se non a godersi la vita, massimizzando il piacere e minimizzando le tribolazioni del vivere.

mercoledì 19 giugno 2019

Ah, morire, che vergogna!


Vi racconto una cosa che mi è successa questa mattina.
Una stupidaggine da social, ma che mi ha fatto riflettere su quanto aveva - ed ha - ragione Philippe Ariès quando nel suo libro "Storia della morte in Occidente" spiega come oggi la morte sia diventata il più grande dei tabù.
E se la morte diventa l'ultima innominabile, che fine possono fare la pietà, la rassegnazione, l'umanità?

lunedì 10 settembre 2018

Coltivare il satanismo

Se proprio vogliamo chiamare "culto" il satanismo (e premetto che è una definizione che a me non piace, perché troppo collegata al concetto di religione, che a sua volta indica un fenomeno di legame/dipendenza intellettuale e morale da una "verità" esterna al sé), ricordiamoci che "culto" (cultus) è in latino il participio passato del verbo colĕre, che significa coltivare.

lunedì 13 agosto 2018

Dio di me stesso

Io sono il Dio di me stesso? No.

Non mi basta desiderare un cambiamento per poter essere differente, devo prima essere il Dio della conoscenza.

Per esserlo devo studiare più che posso, sperimentare più che posso, meditare più che posso, correlare il tutto più che posso.

Solo allora avrò gli strumenti per poter modificare la realtà a mio piacimento, ed è lì che sarò un Dio.

E non solo di me stesso.

domenica 5 agosto 2018

L'invenzione del Palladismo

Nel 1885 Léo Taxil, ex massone radiato dalla sua loggia e già fortemente critico nei confronti della chiesa cattolica, con una serie di pubblicazioni che susseguirono fino al 1897, "rivelava" al mondo perbene la presunta esistenza del "Palladismo", deviazione massonica verso il culto satanico dedita a pratiche orgiastiche e al commercio col diavolo, e che potrebbe esser visto un po' come un prototipo del satanismo moderno.

venerdì 8 dicembre 2017

SOCIAL MERDWORK

I social network sono pensati per condividere i nostri pensieri con le persone che abbiamo tra i contatti, gente che abbiamo scelto noi di avere nella lista "amici".

E qui, vedo diversi tipi di utilizzo.

mercoledì 29 novembre 2017

Attualità e necessità del satanismo

Se pure il satanismo può essere visto come un fenomeno di ribellione adolescenziale/giovanile, non dobbiamo però pensare che esso possa o tantomeno debba venir superato e dimenticato: perché il satanismo è un vero e proprio risveglio della coscienza, un "rito di passaggio" che come ci insegnano i grandi miti (la cacciata dal paradiso, il velo di maia) ha conseguenze non trascurabili sulla psiche, segnando una vera e propria cesura con il proprio passato.

venerdì 16 giugno 2017

Il mistico e il satanista

Qualcosa accomuna il satanista al mistico: quella tensione alla perfezione, che li spinge verso l'ideale divino senza mai poterlo realmente raggiungere, come l'asintoto alla retta.

mercoledì 14 giugno 2017

Perché Razionalismo Satanista?



Il Satanista è per definizione un individualista ribelle, che non accetta dogmi nè imposizioni, che aspira a spingersi sempre di più al di sopra l'aurea mediocritas umana, rischiando l'eccesso per non restare nel difetto, con qualsiasi mezzo, senza sottomettere la propria mente a nulla e a nessuno.

Il Satanista razionale riconosce e utilizza la ragione quale strumento principe di conoscenza ed evoluzione per il perseguimento dei propri obiettivi, riconoscendo che senza la razionalità i suoi sforzi andrebbero dispersi. La razionalità è dunque la dote e lo strumento che ci proponiamo e ci obblighiamo ad utilizzare, sempre, ovunque e comunque, per conoscere e gestire al meglio noi stessi ed il mondo.

Proporremo in questo blog - e nella pagina facebook collegata - alcuni temi di ispirazione satanica, un po' nella speranza di trovare dei degni compagni di percorso, un po' - lasciatecelo dire - per sano, satanico autocompiacimento nel riconoscere di essere tra coloro che non si accontentano di vegetare, ma vogliono vivere spingendo al massimo i propri neuroni, nella consapevolezza di averne la capacità ed il potere.

- Barbara -